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Un nuovo attore collettivo si è imposto sulla scena della politica mondiale; non è uno Stato né un partito, ma un movimento, un soggetto fluido, dunque, tanto poliedrico e articolato che qualcuno ha pensato bene di chiamarlo "movimento dei movimenti". L'autore ne ripercorre le tappe risalendo alle sue origini, ne osserva la struttura nelle sue molteplici articolazioni e le principali modalità espressive di volta in volta utilizzate. Attraverso l'analisi dei dati raccolti durante il primo Forum sociale europeo, ne delinea i tratti identitari con particolare riferimento al rapporto con Le istituzioni e con la dimensione locale e globale dell'agire collettivo.